Stampa

Fermarci è impossibile

on .

Il video venne cominciato nell’estate del 2011, con l’idea di raccontare quello che era accaduto da gennaio 2010, quindi tutto il periodo dei sondaggi, fino al 3 luglio 2011. Una prima mezz’ora venne montata, poi per una serie di motivi “tecnici” il montaggio venne interrotto, e non se ne fece più nulla.

Nell’estate del 2013, visto anche il salto di qualità e l'intensificarsi della repressione/criminalizzazione del movimento No tav, venne deciso di riprendere in mano il progetto, aggiungendoci ovviamente gli avvenimenti più significativi del 2012 e del 2013, con l’obiettivo non solo di raccontare un pezzo di storia dal punto di vista dei No tav, ma anche di cercare nei limiti del possibile di offrire un controcanto alla narrazione ufficiale proposta da massmedia/questura/partiti/procura, sintetizzabile nell’equivalenza “No tav = Terroristi”. A tale equivalenza, noi ne abbiamo opposta un'altra, che è il nostro racconto delle lotte in Valsusa, sintetizzabile nella formula “No tav = Resistenti”.

Il video che abbiamo realizzato, esattamente come il precedente del 2006 “Fermarlo è possibile”, non si sofferma sulle ragioni del movimento; esso si concentra sulle mobilitazioni e sulle scadenze in cui protagonista è il movimento No tav nella sua complessità. È una cronaca di quanto avvenuto negli ultimi 3 anni, in cui il tempo viene scandito dalle iniziative di lotta: presidi, cortei, occupazioni, feste, “passeggiate notturne” ecc.

La qualità delle immagini è eterogenea. Buona parte del materiale video è stato girato dai compagn* del centro sociale Askatasuna, spesso con mezzi di fortuna; alcune parti provengono invece da riprese effettuate da altre persone del movimento; altre ancora sono immagini direttamente scaricate dalla rete.

La scelta più azzardata a livello di realizzazione è stata comunque quella delle musiche, perché le abbiamo utilizzate come se il video fosse non un documentario, ma un film di finzione. Questo perché abbiamo pensato che la “drammatizzazione” di alcuni momenti attraverso la musica avrebbe potuto rafforzare il carattere di parte e politicamente schierato del video, perché lo avrebbe reso meno ambiguo, meno falsamente “oggettivo”. Avremmo in altre parole reso palese la “costruzione” della storia, ma ne avremmo anche meglio esplicitato i contenuti. Almeno questo è quello che abbiamo provato a fare.

----

Per la raccolta fondi No Tav: http://www.notav.info/post/siamo-realisti-esigiamo-limpossibile-la-raccolta-fondi-continua/

I contributi devono essere versati esclusivamente sul conto corrente postale per le spese legali NO TAV

Conto BancoPosta
Numero: 1004906838
Intestato a: DAVY PIETRO CEBRARI MARIA CHIARA

IBAN – IT22L0760101000001004906838he