Stampa

Lettera aperta dei No Salva Banche

on .

Lettera aperta del gruppo bolognese di risparmiatori espropriati dal decreto salva banche in vista della manifestazione del 16 aprile.

Cari amici e care amiche di sventura,

siamo ad un punto topico della rappresentazione della tragedia “decreto salva banche”. Molte notizie contraddittorie si rincorrono, tutte le scadenze annunciate dal governo trascorrono senza alcun esito. Molti e molto forti sono gli interessi in campo che sembrano agire indisturbati sopra le nostre teste. Assistiamo ad un grottesco gioco al rimpallo delle responsabilità, condito da qualche timida promessa. Nell'insieme questi elementi sembrano restituirci il ritratto di una strategia che ha come unico scopo quello di lasciare che il tempo passi per non cambiare nulla o solo piccole cose e restituire al governo Renzi l'immagine di chi invece si preoccupa dei problemi reali dei cittadini.

Ciò che conta però per noi è che nessun impegno concreto nella direzione di un risarcimento generalizzato di tutti i risparmiatori è stato assunto e pubblicamente annunciato dai protagonisti istituzionali responsabili di questa truffa di sistema.

Va detto però che truffa è un termine riduttivo che rischia di fare da sponda alla soluzione proposta dal nostro magnanimo governo: l'arbitrato. Dobbiamo dire con forza, per ottenere una soluzione collettiva del problema, che si tratta di un intero sistema che è marcio e che funziona espropriando la ricchezza dalle tasche dei cittadini.

Da queste elementari e fondamentali valutazioni dobbiamo ricominciare per pensare le prossime mosse, con la consapevolezza che il loro atteggiamento è anche un chiaro segno di paura delle conseguenze. Non avrebbero voluto, probabilmente, mai essersi avventurati in un terreno così assurdo.

La situazione è molto caotica e proprio per questo possiamo contribuire a determinarla in un senso favorevole al risarcimento generalizzato. E’ quindi ora di stringere ancora di più l’assedio che, con grande determinazione, molti di voi hanno iniziato, di aumentare la nostra visibilità pubblica.

Il sabato santo ci ha fatto capire che, forse, se si vuole avere un ritorno mediatico si devono percorrere altre vie di protesta da inscenare in realtà più grandi e magari inaspettate. Dobbiamo cioè avere la capacità di essere dove non si aspettano di trovarci e di continuare a fare pressione sui responsabili dell'esproprio che abbiamo subito.

La nostra proposta è quella di inscenare una protesta davanti alla sede della Banca d'Italia di Bologna (Piazza Cavour) il giorno 16 aprile alle ore 11, alla vigilia della pronunciazione del Tar del Lazio e un giorno prima del referendum no triv.

È qui superfluo ricordare le responsabilità della Banca d'Italia che tutti noi conosciamo, ci limitiamo invece a sottolineare l'importanza che avrebbe per la nostra mobilitazione una protesta in una città importante come Bologna: sarebbe una grande dimostrazione di forza da parte nostra e un segnale anche in relazione alle prossime amministrative. Se gli effetti del decreto salva banche si sono diffusi sul territorio a macchia di leopardo, ugualmente a macchia di leopardo noi dobbiamo avere la capacità di moltiplicare le manifestazioni e di essere presenti pubblicamente, parallelamente agli incontri istituzionali.

Per questo pensiamo che essere a Bologna il 16 aprile sia importante.

Pertanto, vi invitiamo a compiere anche questo sforzo certi che, anche una presenza non massiccia, produrrebbe di più in un terreno vergine ma sensibile come la patria delle Università e delle lotte studentesche nonché feudo del Partito Democratico.

Sottolineiamo che la manifestazione del 16 aprile non dovrà essere strumentalizzata da nessun partito, associazione di categoria, sindacato o movimento, perché è completamente auto-organizzata. Quel giorno ciò che dovrà contare è esclusivamente il protagonismo dei risparmiatori espropriati dal governo Renzi e la rivendicazione del riasarcimento completo e generalizzato.

Per questo proponiamo di unire la nostra mobilitazione attorno ad un simbolo - che alleghiamo – dalla forte capacità comunicativa, di cui abbiamo un grande bisogno. Il nostro logo, che vogliamo virale, è il simbolo della Banca d'Italia sbarrato con una x rossa accompagnato dallo slogan no-salva banche. Chiaro ed efficace.

I giovani del network on line Commonware di Bologna ci aiuterebbero volentieri ad organizzare questa iniziativa.

Chiediamo che chi, singoli o gruppi, intende partecipare ci comunichi la propria presenza scrivendo a questo indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.